Sala delle Candelabre

Realizzata nell’ultimo quarto del XVIII secolo. La sala conserva oggi un fregio con decori d’acanto e vegetali multicolori intrecciati scanditi da coppe ricolme di fiori. Il fregio negli angoli è suddiviso in tre riquadri: in quello centrale c’è una conchiglia racchiusa in un festone di alloro, attorno troviamo vasi azzurri con ghirlande di fiori. Le sei porte sono abbellite da candelabre: vasi di richiamo classico con anse a forma di serpente, con girali d’acanto. Da qui il nome della sala. Sopra il camino vi è un dipinto raffigurante un tempio in rovina con la statua di Minerva che impersona la saggezza ed è la divinità delle attività domestiche come la tessitura e la filatura, attività svolte dalla famiglia degli Agazzini.

 

Capienza posti a sedere:
per cerimonie, convegni e corsi: n. 45
per banchetti: n. 45 posti distribuiti anche nella sala Ercole adiacente.